È difficile definire se stessi, ma posso provare a raccontare qualcosa di me…
Da sempre, sin da piccola, sognavo di comunicare. Allora certamente non dicevo così, ma non ho mai desiderato essere un’astronauta o un dottore, io volevo fare la scrittrice. Leggevo tantissimo, lo faccio tutt’ora, scrivevo dei raccontini e poi facevo le illustrazioni. Alle scuole superiori scrivevo poesie e storie brevi, nonostante fossi al liceo scientifico fra numeri e formule.
Poi è arrivata la dura scelta della facoltà universitaria. Nonostante tutto ho seguito il mio sogno, ho studiato scienze della comunicazione e da allora non ho fatto altro che sentirmi dire che è la facoltà di chi non ha voglia di fare nulla, di chi non studia, dei disoccupati del futuro. Forse è vero, ma io l’ho scelta per passione, perché quello che voglio fare nella vita è comunicare. Immagini, testi, suoni.
Amo il contatto umano, mi piace conoscere le persone, mi piace ascoltarle e mi piace anche che loro ascoltino me. Non ho mai problemi con le nuove conoscenze, alle quali spesso risulto anche simpatica. Non so se sono una creativa, è una di quelle qualità innate che non si possono acquisire, credo però di avere buon gusto. Un mio professore diceva che questa è una particolarità italiana, perché nasciamo immersi nel bello e da sempre sappiamo distinguere ciò che non lo è. Conosco internet e i suoi meccanismi, è il mio mezzo preferito, senza il quale sarei persa: è una fonte inesauribile di idee, notizie, immagini, persone, luoghi.
Poi ho cominciato a lavorare e ho scoperto altro, un nuovo modo di guardare la Rete e con cui non ero mai venuta a contatto ed è lì che ho avuto la mia epiphany. La SEO. Faccio un lavoro stupendo, lo amo. Mi piace stare lì a scrivere per ore e a cercare il giusto accostamento di parole che renderà quello che sto scrivendo visibile al mondo (e soprattutto a Google). In questo mestiere ho trovato la mia passione per la scrittura e quella per il web. La mia fortuna è stata trovare una persona, la mia capa e il mio Guru, che sa guardare oltre, anche oltre il codice html. Mi ha dato una possibilità e oggi come oggi è raro, anzi rarissimo, trovarsi davanti qualcuno che ti dia un’occasione, così, senza conoscerti. Non smetterò mai di ringraziarla.
Com’è tipico per chi si occupa di web, ogni giorno c’è qualcosa da scoprire e da imparare e mi piace questa sfida continua contro la SERP e gli algoritmi. Il web è sicuramente il mio posto, il posto dove mi piacerebbe continuare a stare approfondendo, crescendo e migliorando.
Se volete sapere altro di me questa è l‘intervista che “ho rilasciato” oppure leggete il mio Odi et Amo…
ODI
I malinformati, i ritardatari, gli ordinati, chi non sa usare internet, chi guarda solo mediaset, chi non ha mai comprato un libro, quelli che hanno la decappottabile e la decappotanno anche con meno 10 per fare i fighi, chi mi si attacca dietro in macchina, chi dice che le donne non sanno guidare a prescindere, chi non ama gli animali, i tracontanti, chi non rispetta l’alternanza dei turni della comunicazione, chi si accola, gli uomini che spostano di circa 30 cm verso il basso la posizione dei tuoi occhi quando ti parlano, la dieta, andare in palestra, il freddo, l’inverno, la pioggia, i cappotti con sotto il maglione, con sotto la maglia e altri 15 strati infagottanti, sentirmi in imbarazzo, non riuscire a discutere di un argomento perchè sono poco informata, la disorganizzazione, il weekend che è sempre troppo corto, i film brutti, chi guarda il mio ragazzo con interesse, i giudizi senza ragionamento, gli estremismi, i maschilisti, emilio fede e il suo capo, gli esponenti terreni di ogni religione, non trovare parcheggio, il caffè bruciato, il cappuccino con le bolle, la pizza poco cotta, la pasta scotta e insipida, perdere tempo, la fila alla posta con le vecchiette che si lamentano, l’idea di diventare vecchia, l’idea di non vedere realizzati i miei sogni, finire un bel libro, le aspettative deluse, il mojito fatto male, le gif, open office, tutti gli iQualcosa, chi fa diventare i bagni pubblici discariche abusive, le ingiustizie, gli stage non retribuiti, gli errori grammaticali, i congiuntivi sbagliati, i razzisti e i leghisti, la connessione lenta, il verde, chi sorpassa a destra, chi non sa usare le rotatorie, la lentezza mentale, la povertà lessicale dell’inglese, i motorini modificati, il numero di calorie dei cibi buoni, l’acqua del mare sporca, l’estetica che prevale sull’intelligenza, la domanda ai colloqui “pensi di volere figli?”, i bambini maleducati, i furbi, gli arrivisti, i raccomandati, le mestruazioni, chi non sa stare zitto al momento giusto, chi dice di essere giusto ma è il primo a infrangere le regole, i capricci degli adulti, il lunedì…
et AMO
Il sole, l’estate, il mare, ascoltare la musica con le cuffie, leggere in viaggio, i ricordi, i profumi che evocano i ricordi, la gentilezza, la galanterie, il romanticismo, il tramonto sul mare, le serie tv, le canzoni che raccontano storie, la proprietà linguistica, la consecutio temporum, i curricula, la comunicazione, internet, gli sms inaspettati, le sorprese, il disordine, l’organizzazione, il rispetto, cucinare, i dolci perfetti, vincere, fare regali graditi, le rare giornate in cui mi guardo allo specchio e mi trovo bella, il suo sorriso, truccarmi, guidare, il profumo delle sere d’estate, la birra fredda con gli amici, i miei amici, l’innata complicità fra le donne, le discussioni costruttive, levarmi i pesi dal cuore, la meritocrazia, la democrazia, Roma e i romani, commuovermi, ricordare i sogni notturni, svegliarmi prima della sveglia e scoprire che posso stare sotto le coperte ancora un po’, dà per il verbo dare e fa per il verbo fare, i libri che non vorrei finire mai, informarmi, tornare dai viaggi, cantare da sola a squarciagola in macchina, i gatti e le loro movenze, il pane di genzano, i supplì, il caffè e la sigaretta dopo il caffè, la doccia calda, il cielo terso, essere d’aiuto, la condivisione dei saperi, l’Accademia della Crusca, le 18 del venerdì…
e ancora
Ho trovato su un vecchio blog questa descrizione che avevo scritto di me, ancora attualissima
Sono nata figlia unica e lo sono rimasta. Ho sempre amato questo mio stato di unicità. Ero timida, sono cambiata. Mi è piaciuto scoprire il mondo, mi sono piaciute anche le cose brutte che ho trovato, perché attraverso quelle ho apprezzato di più le cose belle. Nel tempo ho capito che per esprimere me stessa c’erano tanti modi e in qualche modo li ho utilizzati tutti. Sono disordinata, l’ordine mi angoscia perchè in esso non trovo calore. Sono impulsiva, e nei momenti in cui lo sono di più do il meglio di me stessa. Ho imparato ad amarmi, con i miei difetti, ormai mi piacciono anche quelli. Adoro le mie solitudini, quei momenti che dedico alla mia testa, ai miei pensieri. Adoro la compagnia delle persone, perché le loro parole mi arricchiscono. Ho tanti sogni, sparsi a caso nei cassetti, spero non si svuotino mai, perché non vale la pena vivere una vita senza sogni.