Piccoli consigli per la SEO

Oggi vorrei parlare un po’ del mio lavoro. Partiamo col dire che SEO significa Search Engine Optimization, ovvero “Ottimizzazione per i motori di ricerca”. Non tutti o forse ben pochi sanno che per essere trovati sul motore di ricerca non basta fare un sito carino e metterlo online. Non è magia quella che c’è dietro al motore di ricerca, è matematica. Google, Bing, Yahoo…tutti lavorano in base a complicatissimi algoritmi che tengono conto di molti fattori per la scelta dei siti che devono andare su e anche di quelli che devono andare giù. Questi meccanismi non sono affatto pubblici e cambiano molto spesso, è per questo che fare il questo mestiere significa anche tenersi sempre aggiornati e fare continui esperimenti. Quindi se volete avere una qualche speranza che il vostro sito venga indicizzato e si posizioni più o meno bene dovete usare alcuni accorgimenti, che in realtà non sono da superprofesisonisti, ma possono comunque essere utili. Parlando di ottimizzazione ci si può riferire sia all’ottimizzazione on-site che a quella off-site, oggi scriverò della prima.

Ottimizzazione on-site

Come dice il termine è quella che si effettua direttamente sul sito, in particolare sul codice. Ci sono elementi che devono far parte di ogni contenuto, altri che devono essere presenti in generale sul sito. Partiamo da quelli dei contenuti:

  • Title: è un tag che si trova fra gli <head> e non viene visto dagli utenti, bensì dal motore di ricerca. Il tag title deve avere una lunghezza fra i 60/70 caratteri e contenere le parole chiave con cui volete che quel contenuto venga individuato. Anche l’ordine delle parole è importante, per prime vanno quelle che considerate fondamentali. Inoltre deve avere un significato, non va fatto un semplice elenco di keyword, poichè ormai i motori di ricerca fanno anche una valutazione semantica. Infine deve attirare l’utente, in quanto quando effettuerà una ricerca nella serp (i risultati) vedrà proprio il tag title.
  • Description: è un meta tag contenuto sempre fra gli <head>. È una sorta di abstract del contenuto dell’articolo, di una lunghezza massima di 160 caratteri. Sempre nella serp è la descrizione che vedete al di sotto del title. Anche qui vanno inserite le parole chiave, va tenuto conto della semantica e dell’attrattività del messaggio.
  • Headings: sono tag che vanno all’interno del body e si indicano con la lettera h seguita da un numero. Solitamente i titoli dei contenuti, quelli visibili agli utenti, sono h1, all’interno possono essere inseriti gli altri in ordine progressivo, ovvero un h2 non può andare dopo un h3. Anche qui occorre inserire le parole chiave e naturalmente, come ogni titolo che si rispetti, deve avere un significato collegato con il contenuto e una buona dose di attrattività e creatività.
  • Link interni: un buon sistema di linking interno è un aiuto per gli utenti ma anche per il posizionamento del sito. L’importante è che siano costruiti con anchor text adeguati, ovvero coerenti con il contenuto della pagina che stiamo linkando e possibilmente che contengano le keyword della pagina in questione. Inoltre, per una questione di accessibilità, è importante inserite nel tag del link anche il suo title in maniera che compaia passando il mouse sul link e possa essere letto da speciali browser.

Fra gli elementi che dovrebbero essere presenti in un sito ci sono:

  • robots.txt: è un file contenuto nella root del sito che indica cosa di quel sito va indicizzato e cosa no. La sua sintassi corretta
    [box type=”info”]

    User-agent:*

    Disallow:

    [/box] Se dopo la dicitura “Disallow:” non viene inserito nulla tutto il sito verrà indicizzato, se invece si usano alcuni operatori si potrà decidere cosa indicizzare e cosa no e anche a quali spider aprire il sito e a quali no. Ma su questo tema ho intenzione di dedicare un intero post, quindi ora non approfondirò più di tanto.

  • Sitemap.xml: è una pagina in cui vengono contenute tutte le URL del vostro sito con la priorità che deve dare loro lo spider nella scansione e la frequenza di aggiornamento. Esistono diversi software, anche online, che la creano automaticamente dopo aver inserito i parametri che desiderate. Anche questo file andrà inserito nella root del sito.
  • Mappa del sito: è la classica mappa html che fortunatamente si può trovare in molti siti, solitamente di grandi dimensioni. Anche se fosse un sito piccolo, però, è sempre bene utilizzarla e inserire il link a questa pagina o nel footer o nell’header del sito. Questo perchè lo spider del motore di ricerca fa delle differenze, nella scansione, anche nella posizione e header e footer sono spazi “prediletti”. La mappa del sito è un ottimo modo per far sì che in un colpo solo il motore di ricerca veda tutti i link del vostro sito.
  • URL SEF: con SEF si intende Search Engine Friendly, ovvero URL che siano simpatiche al motore di ricerca. Sono quelle prive di caratteri speciali come =, ?, ecc… Una URL lineare e coerente con il contenuto piace di più anche al motore di ricerca. Per capire di cosa sto parlando è sufficiente guardare la URL di questo articolo.

Diciamo che i miei piccoli consigli sono terminati qui, il SEO è un tema vastissimo, per il quale potrebbe non bastare una tesi di laurea. Quindi, ripeto, questi non sono che brevi suggerimenti per migliorare l’ottimizzazione del vostro sito ed essere un po’ introdotti all’argomento.

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