Uno dei maggiori vantaggi del web per chi si occupa del commercio di prodotti è la possibilità di raggiungere chiunque in tutto il mondo. La dimensione locale è diventata globale, motivo per cui un e-commerce che viene gestito dalla provincia di Roma può tranquillamente vendere i propri prodotti in Australia. Tutto sta a riuscire a raggiungere i clienti australiani e a soddisfare le loro aspettative. Rivolgersi a una clientela internazionale, che ha abitudini e gusti diversi da quelli delle nostre origini, significa imparare a conoscerli. Non è solo una questione di uso della lingua o di attenzione alle abitudini culturali, ma anche di offrire servizi che sembrano scontati ma che in realtà a volte vengono tralasciati. Econsultancy ha elencato cinque caratteristiche fondamentali che dovrebbe avere un sito ecommerce internazionale.
Rispettare le leggi nazionali
Quando decidiamo di vendere in un Paese dobbiamo studiarne le leggi che regolano il mercato e applicarle. Non facendolo rischiamo non solo di essere fuori legge, ma anche di sembrare poco affidabili agli occhi di un acquirente che conosce tali regole.
Un esempio è che il Germania è necessario includere una pagina Impressum, ovvero una dichiarazione di proprietà e paternità che deve essere obbligatoriamente inclusa in ogni libro, giornale, rivista o sito web pubblicato in Germania o in altri paesi germanofoni come l’Austria e la Svizzera.
Nell’esempio vediamo il footer di zooplus, un ecommerce di proprietà tedesca che vende in tutta Europa. In quello tedesco c’è il link all’Impressum, in quello italiano no. In realtà anche nella versione italiana del sito c’è una parte delle informazioni contenute nell’Impressum nella pagina dedicata alle Informazioni Legali, ma oltre al fatto che vengono forniti meno dati, viene usato anche una terminologia diversa, questo per rispettare quelle che sono le norme locali tedesche e italiane.
Convertire le misure
Vendere abbigliamento, scarpe o qualsiasi altro oggetto di cui sia necessario fornire le misure ci obbliga a convertirle in quelle locali. Se a uno statunitense voglio vendere delle scarpe non potrò numerarle da 36 a 48, ma dovrò utilizzare il loro sistema di misurazione. Mentre in Europa (tranne che in UK) usiamo i punti francesi (2/3 di cm), negli USA, Canada e in Gran Bretagna utilizzano i Barleycorn (terzi di un pollice).
Oltre a mostrare le unità di misura corrette, andrebbe anche fornita una tabella di conversione in maniera che gli utenti possano consultarla e assicurarsi della correttezza di ciò che leggono.
Vediamo nell’esempio le misure dello stesso tappeto sul sito di Ikea Italia e Ikea USA, come vediamo sono state convertite correttamente. Lo stesso accade sui principali siti di ecommerce che effettuano spedizioni in tutto il mondo.
Traduzioni di descrizioni e menu
Il sito deve essere tradotto professionalmente in altre lingue e in tutte le sue parti. È importante che la tradizione non sia affidata a un automatismo, perché spesso questo comporta degli errori di interpretazione che rendono quindi il sito incomprensibile. Un utente che nomn capisce le voci di menu o che trova una descrizione al limite della correttezza è probabile che non abbia fiducia nel sito e che decida quindi di non acquistare. Spesso la mancata traduzione fa venire anche dubbi sulla possibilità di contattare il servizio clienti in caso di reclami, di riuscire ad avere informazioni circa la spedizione. Tutti argomenti che creano ansia nell’acquirente.
Nell’esempio vediamo AliExpress nella versione italiana, c’è una vera e propria commistione di lingue e valute, il tutto è davvero poco comprensibile e difficilmente una tale organizzazione può generare fiducia nell’acquirente. Infatti tra i primi suggest di Google Italia troviamo “Aliexpress è affidabile”, segno che negli utenti si genera un po’ di preoccupazione circa l’affidabilità del servizio.
Metodo di pagamento e spedizioni
Quando si acquista online ci si aspetta di avere in ogni sito le stesse possibilità di scelta per pagamento e spedizioni che offrono tutti gli ecommerce del nostro Paese. Questo è un altro aspetto su cui occorre documentarsi, esistono infatti zone in cui si può pagare anche a seguito della ricezione della merce dopo il rilascio della fattura. A noi italiani può sembrare assurdo, ma visto che accade all’estero occorre controllare e assicurarsi di rispettare tutte le aspettative degli utenti anche in fatto di scelta del metodo di pagamento e della spedizione.
Nell’esempio vediamo nuovamente Zooplus che offre diversi tipi di pagamento nella versione italiana e tedesca. Nella prima abbiamo, per esempio, le carte prepagate, mentre nella seconda c’è la fattura.
Segnali locali
Finora abbiamo sottolineato elementi funzionali, ma la funzione non è tutto, per vendere ci vuole anche un pizzico di emozione. Lanciare segnali locali agli utenti significa farli sentire un po’ a casa e quindi più sicuri. Ecco perciò che troviamo un modo diverso di salutare gli utenti su eBay o una diversa homepage in funzione degli eventi nazionali più prossimi.