L’utilizzo dei profili social per brand e persone ha una duplice valenza: avere visibilità all’interno della piattaforma e avere visibilità all’esterno di essa, attraverso il motore di ricerca. Effettuando ricerche su Google è facile trovare fra i primi risultati quelli relativi a un profilo social, specie se ciò che si sta cercando è un nome di persona. Questo fatto ci fa capire che è importante ottimizzare, esattamente come si farebbe per qualsiasi altra pagina web, anche i profili, utilizzando le parole chiave giuste.
Vediamo come gestire la presenza su Facebook, Twitter e LinkedIn affinché sia funzionale anche alla visibilità nei motori di ricerca. Per farlo dobbiamo partire da una premessa, l’anatomia di un risultato. In SERP vediamo per ogni risultato tre elementi: il primo è di norma il tag title, il secondo l’URL della pagina, il terzo è la description, che a discrezione del motore di ricerca può essere esattamente quella presente nel codice o un’altra più attinente alla query. Per ogni piattaforma cercheremo di capire come vengono compilati questi elementi e quindi dove inserire le parole che ci interessano
#1 – Ottimizzazione della pagina Facebook
Come è facile intuire il title viene compilato esattamente con il nome della pagina. Per ciò che riguarda la description, viene compilato dal motore di ricerca, è perciò a discrezione dell’algoritmo giudicare alcune parti della pagina come rilevanti e mostrarle all’utente. Nel nostro caso viene visualizzato il testo del post in evidenza nella pagina. In altri casi si potrebbero invece vedere il numero di fan, di persone che ne parlano e le prime parole che compongono la descrizione del brand (come nell’esempio della Toyota che vediamo a seguire).
Toyota è uno dei marchi di auto più famoso al mondo, quindi è probabile che vengano fatte moltissime ricerche branded, ma se non parliamo di un nome famoso quello che ci interessa è che gli utenti trovino il nostro profilo cercando quello che facciamo, piuttosto che come ci chiamiamo. È questo il caso in cui bisogna fare molta attenzione a come si compilano il nome della pagina e la sua descrizione, come anche i post che pubblichiamo.
In questo senso l’utilità non è solo in termini di motore di ricerca, ma anche di ricerca vera e propria all’interno della piattaforma Facebook. Quando si comincia a digitare un termine nella barra di ricerca di Facebook vediamo pagine, persone, gruppi che hanno nel nome della pagina il termine cercato; alcuni suggerimenti di ricerca e poi possiamo decidere di cliccare sul risultato con la bandierina per vedere tutte le pagine che appartengono a quella categoria. Di seguito i due esempi per auto e servizi (cars e services).
La sottocategoria della pagina fa parte delle informazioni che devono essere indicate in fase di personalizzazione ed è molto importante ai fini della maggiore visibilità nella ricerca interna a Facebook.
#2 – Ottimizzare il profilo Twitter
Quando si cerca un profilo Twitter su Google i risultati che otterremo mostrano come title il nome inserito in Twitter seguito dal nome utente (quello che occorre per menzionare un utente grazie alla @), il numero di follower e/o la descrizione del profilo e/o il contenuto di uno dei tweet.
Come per Facebook anche in questo caso se si effettua una ricerca generica su Google (es. servizi su Twitter) appariranno fra i risultati tutti i profili che hanno questa parola nel nome o nello username.
Nei risultati di ricerca su Twitter, i profili che sono legati alla parola appariranno anche se non questa non è presente nel nome, nello username o nella bio. Questo perché se nei tweet ci si riferisce spesso a un argomento Twitter è in grado di associare l’account a quella tematica, mostrandolo quindi nei risultati ad essa correlati. Ovviamente inserirla anche nella bio o nel nome utente non può far male.
#3 – Ottimizzare la pagina LinkedIn
Per ciò che riguarda le pagine aziendali di LinkedIn, quello che appare come title in SERP è sempre il nome della pagina, mentre la description include le prime parole della descrizione personalizzata della pagina stessa. Come per Facebook, nei risultati di ricerca ciò che è contenuto nel nome della pagina ha la precedenza sulle altre informazioni. Ciò significa che per ciò che riguarda l’ottimizzazione di LinkedIn la maggiore attenzione deve essere posta sulla scelta del nome della pagina, in quanto sia per Google sia per la ricerca interna è l’elemento più rilevante.