3 cose da non fare nella Local SEO post Pigeon

Google Pigeon, tra gli aggiornamenti dell’algoritmo di Google più recenti, è quello che è andato a colpire in maniera particolare la local search. Secondo la definizione offerta da Search Engine Land:

Launched on July 24, 2014 for U.S. English results, the “Pigeon Update” is a new algorithm to provide more useful, relevant and accurate local search results that are tied more closely to traditional web search ranking signals. Google stated that this new algorithm improves their distance and location ranking parameters.

Grazie a questo algoritmo abbiamo cominciato a vedere nei risultati di ricerca tradizionali e di Google Maps risultati molto simili per query che hanno una connotazione geografica. Questo cambiamento ha comportato anche la necessità di una maggiore attenzione nei confronti dei local signals da parte di chi gestisce e ottimizza siti web di imprese locali.

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Search Engine Land ha stilato una lista delle cose che non bisogna fare se si vogliono ottenere dei benefici a livello di Local Search a seguito di Google Pigeon.

Dalla città al quartiere

Il primo elemento da tenere in considerazione è il modo di verso con cui oggi l’algoritmo considera le entità geografiche. Se prima si faceva riferimento alla città nella sua interezza, oggi il quartiere o l’area cittadina risultano più importanti. Il raggio di ricerca è stato ridotto, concentrandosi maggiormente sulla reale prossimità dell’attività rispetto alla posizione da cui la ricerca viene effettuata. Quindi:

  • Se l’attività si trova in una grande città, divisa in quartieri, è meglio puntare sulla geolocalizzazione in funzione del nome del quartiere anziché su quello della città. Il motivo è semplice, se vivo a Roma Sud mi sarà più utile trovare attività che si trovano in quartieri limitrofi al mio se non il mio stesso, le attività che stanno a Roma Nord di sicuro sono più scomode e meno utili ai fini della mia ricerca.
  • Non modificare Nome, Indirizzo e Telefono, queste informazioni erano e restano molto iportanti, modificarle in funzione del nuovo algoritmo può portare solo danni (a meno che non siano errate).
  • Individua il quartiere in cui si trova la tua attività, così come viene definito da Google.
  • Scopri tutti i sinonimi del nome del quartiere, spesso prendono denominazioni diverse a seconda che chi sta effettuando la ricerca sia un abitante o un turista. Conoscere i diversi tipi di denominazione diventa fondamentale in funzione del target a cui ci si rivolge.

Solo directory di valore

Un pratica molto diffusa era inserire la propria attività in tutte le directory esistenti, con il nuovo algoritmo non tutte le directory portano beneficio, solo quelle che hanno esse stesse un buon posizionamento e vengono quindi considerate da Google attendibili. Pensiamo a Yelp, TripAdvisor, Pagine Gialle e altri elenchi di attività che possono includere informazioni geografiche. Esistono ovviamente anche directory specializzate per i vari settori, l’importante è scoprirle e selezionarle. Ad esempio effettuando una ricerca di bar nel Rione Monti (zona Monti o Monti e basta, a Roma) vedremo una serie di siti che raccolgono attività  e locali con informazioni geografiche, e nei risultati occupano una posizione anche migliore di quelli di Google Maps. Chi ha un’attività del genere dovrebbe quindi iscriversi a questi portali.

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Non solo directory e informazioni locali

Per fare Local SEO non basta più l’iscrizione alle directory, avere tante recensioni e inserire informazioni geolocalizzate nel proprio sito e su tutti i profili social. Come per tutti gli altri settori i contenuti hanno assunto una forte rilevanza, insieme ai backlink di valore e alla sempre verde ottimizzazione on-site che non deve mancare mai. In poche parole la SEO tradizionale è importante anche per gli aspetti locali. Il grafico mostra l’analisi effettuata da Moz a questo proposito e come vediamo i segnali on-page hanno la fetta più grande di importanza (21%), seguiti dai backlink (18.3%) e dai Local Signals esterni (15.5%).

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Come ci ricorda Andrew Shotland su Moz:

My best advice to clients would be to do “real local SEO sh*t.” Lots of local SEOs, especially at large firms, have focused on the local part of the algorithm to the exclusion of localized organic search. The Pigeon update, with its fusing of the local and organic ranking factors, appears to push us back to basic SEO tactics. Get good, local, links. Create quality content. Eliminate technical issues on your website and Google My Business page. Do this and you will be ahead of the vast majority of local businesses in the turd covered post-pigeon landscape.

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